Furore è un borgo della Costiera Amalfitana e uno dei più belli d’Italia. Definito e conosciuto come “Il Paese che non c’è in quanto conta solo 800 abitanti e non è un vero e proprio centro abitato, ma è formato da casette nascoste e sparse lungo le pendici della Costa.
Furore tra storia e leggenda
Al tempo della Repubblica Marinara di Amalfi le merci arrivavano dal mare sulla piccola spiaggia del Fiordo e venivano portate in spalla sulla unga scalinata che porta a Furore. Gli abitanti di Furore vivevano in una vera e propria fortezza naturale, invisibile a chi guardava dal mare. Un luogo protetto, che permetteva di difendersi dagli attacchi dei saraceni.
Dal 1997 Furore è stato inserito dall’ UNESCO nei siti patrimonio dell’umanità e con i suoi 800 abitanti è entrato a far parte del club dei “Borghi più belli d’Italia”.
Un luogo nascosto e incantevole, lontano dal caos e immerso nella natura. Non si può dire di aver visto la Costiera Amalfitana se non si fa una visita a Furore.
Cosa vedere a Furore?
Il Fiordo di Furore con la sua spiaggia. La spiaggetta del Fiordo è molto piccola e caratteristica e ospita un piccolo borgo marinaro ora disabitato, che è stato molto apprezzato dai celebri Anna Magnani e Federico Fellini, a cui è stato dedicato un museo.
Il Fiordo è raggiungibile con la statale 163 e dal ponte di circa 30 metri di altezza si svolge il campionato mondiale di tuffi ogni estate. La spiaggia è raggiungibile a piedi, scendendo una ripida scalinata e presa d’assalto d’estate.
Edifici storici importanti sono:
– Lo Stenditoio e la Calcara, edifici utilizzati per le produzioni locali. Lo Stenditoio era usato per asciugare i fogli di carta estratti dalle fibre di stoffa. La Calcara veniva usata per lavorare le pietre.
– Caratteristica il museo d´arte all’aria aperta, con 100 muri d´autore, murales e sculture che fanno di Furore un “paese dipinto”.
Molto interessanti anche gli edifici religiosi, come la Le quattro chiese di San Giacomo, S. Elia, S. Michele e San Maria sono, con i cupolini di maioliche e gli affreschi, sono davvero tesori architettonici.
Molti sono anche i sentieri per gli amanti del trekking:
Il Sentiero dei Nidi di Corvo
Durata: 40 minuti
Partenza: Centena
Arrivo: Bomerano di Agerola
Il sentiero dei pipistrelli impazziti
Durata: 30 minuti
Partenza: fiordo di furore.
Arrivo: Punta Tavola con passaggio alla vecchia cartiera.
Il “Sentiero dell’agave in fiore”
Durata: 1 ora e mezza
Partenza: da Punta S. Elia
Arrivo: Marina di Praia.